Se fate una ricerca sul web, come per le diete troverete tantissimi consigli sul digiuno. In precedenza abbiamo già espresso dei consigli sull’alimentazione. Ma il consiglio principale su cui ci siamo soffermati è quello di imparare ad ascoltare il proprio corpo e di verificare gli effetti che si hanno a breve, medio e lungo termine. La stessa cosa vale quando si decide di cominciare uno o più periodi di digiuno. Non c’è una regola fissa che vale per tutti, e ciò dipende da tanti fattori come lo stato di salute, la presenza o meno di patologie in corso, la presenza o meno di sedentarietà, il tipo di alimentazione e via dicendo. Quello che è sicuro è il fatto che più si è già in salute meglio l’organismo potrà reagire nelle fasi di digiuno. Al di là di questo, e vale per tutti, come per tutte le cose nuove di cui si fa esperienza è necessario dare il tempo all’organismo di abituarsi a dei cambiamenti. Per esempio: se una persona non fa attività fisica da tempo, diventa non solo impensabile ma addirittura nocivo il fatto di fare 5 o 10 kilometri alla prima uscita. Quello che dovrebbe essere una azione salutare si trasformerebbe in traumi a tutti i livelli fisiologici.
Pertanto la prima uscita la si potrebbe impostare ad un paio di chilometri ad andatura lenta, vedere come ha reagito il corpo e, successivamente, impostare le nuove tappe in base alle reazioni ricevute. Nel caso del digiuno, che richiede cambiamenti importanti, l’approccio e i parametri sono gli stessi. Strafare sarebbe solo deleterio. Come in tutte le cose si procede per gradi e si avanza quando si ritiene di aver abituato l’organismo a compiere il passo successivo. Ricordiamoci che nessuno può sostituirsi a noi in quanto a sensazioni e reazioni. Il miglior medico a disposizione siamo noi stessi. Tuttavia va detto che se lo stimolo ad effettuare periodi di digiuno più o meno prolungati deriva dal desiderio di guarire da patologie più o meno gravi, oltre ad ascoltarci è bene farsi seguire da una persona preparata che ha esperienza in questo campo ed ha già seguito diversi pazienti nelle stesse condizioni. Essere seguiti in questo senso significa controllare scientificamente i nostri progressi e rimodulare le fasi di digiuno in base ai risultati che si stanno ottenendo. Dato che i periodi di digiuno si alternano ai periodi in cui si assumono alimenti, è inutile sottolineare l’importanza di mantenere con costanza una sana alimentazione, non solo nei periodi di digiuno. E’ anche importante sottolineare che l’approccio mentale determinato, convinto ed entusiasta, gioca un ruolo di primo piano in tutto il processo di cambiamento. Questo tipo di decisioni si prendono con forti motivazioni, non tanto per provare o per moda.
Quelli che seguono sono dei programmi indicativi che possono servire solamente come guida per abituare l’organismo al digiuno e quindi ad attivare quelle sostanze benefiche, disintossicanti e rigeneranti che, a seguito di una alimentazione costante nel tempo, non sono mai state attivate. Come detto non è necessario seguirle consecutivamente fino ai 5 giorni di digiuno, si possono fare con alternanza a periodi di alimentazione usuale. L’importante è abituare gradualmente l’organismo al digiuno finalizzato all’ottenimento di una disintossicazione, di una rigenerazione cellulare completa con un conseguente ringiovanimento.