Perché le Farine Raffinate fanno male?

Le farine raffinate sono un ingrediente comune in molti prodotti alimentari, ma il loro consumo è spesso sconsigliato quando si cerca di mantenere uno stile di vita sano. Ecco alcune ragioni per cui le farine raffinate non sono considerate salutari:

 

  1. Perdita di Nutrienti

Durante il processo di raffinazione, le farine vengono private di molte delle loro parti nutrienti, come la crusca e il germe. Questo porta alla perdita di fibre, vitamine e minerali essenziali come il ferro, il magnesio e le vitamine del gruppo B.

 

 

  1. Indice Glicemico Elevato

Le farine raffinate hanno un alto indice glicemico, il che significa che vengono digerite e assorbite rapidamente dal corpo, causando picchi nei livelli di zucchero nel sangue. Questo può portare a un aumento del rischio di diabete di tipo 2 e problemi di gestione del peso.

 

  1. Sensazione di Fame

Poiché le farine raffinate sono povere di fibre, non forniscono una sensazione di sazietà duratura. Questo può portare a un consumo eccessivo di cibo e a un aumento di peso.

 

  1. Effetti Negativi sulla Salute Intestinale

La mancanza di fibre nelle farine raffinate può influire negativamente sulla salute intestinale. Le fibre sono importanti per la regolarità intestinale e per mantenere un microbioma intestinale sano.

  1. Aumento del Rischio di Malattie Cardiovascolari

Alcuni studi hanno collegato il consumo eccessivo di farine raffinate a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari. Questo è dovuto in parte all'effetto negativo che hanno sui livelli di colesterolo e zucchero nel sangue.

 

Alternative Salutari

Optare per farine integrali può essere una scelta più salutare. Le farine integrali mantengono tutte le parti del grano e sono ricche di fibre e nutrienti. Inoltre, hanno un indice glicemico più basso e favoriscono una migliore salute generale.

In conclusione: ridurre il consumo di farine raffinate e preferire quelle integrali,

può contribuire a migliorare la salute e a prevenire diverse malattie croniche.

Le farine sono un ingrediente fondamentale in molte cucine, ma non tutte le farine sono uguali. Differiscono per la lavorazione e il contenuto di nutrienti. Ecco un confronto tra le diverse tipologie di farina: integrale, tipo 00, tipo 0, tipo 1 e tipo 2.

Farina Integrale

 

  • Descrizione: La farina integrale è ottenuta dalla macinazione del chicco di grano intero, compresi il germe e la crusca.

  • Nutrienti: È ricca di fibre, vitamine del gruppo B, minerali e antiossidanti.

  • Usi: Ideale per pane, biscotti e altri prodotti da forno che richiedono una consistenza più rustica e saporita.

  • Benefici: Favorisce la salute digestiva e aiuta a mantenere stabile il livello di zuccheri nel sangue grazie al suo alto contenuto di fibre. Tra le farine, quella integrale è certamente quella che presenta meno rischi per la salute.

 

Farina Tipo 00

 

  • Descrizione: La farina tipo 00 è la più raffinata e sottile. Viene ottenuta eliminando completamente la crusca e il germe.

  • Nutrienti: Ha un contenuto quasi nullo di fibre e nutrienti rispetto ad altre farine.

  • Usi: Viene utilizzata in quasi tutti i prodotti da forno e nei prodotti della grande distribuzione.

  • Benefici: Dal punto di vista salutistico presenta solamente innumerevoli danni per la salute che non possono essere giustificati dalla sua facilità d’uso.

Farina Tipo 0

 

  • Descrizione: Meno raffinata della tipo 00, la farina tipo 0 conserva una piccola parte di crusca.

  • Nutrienti: Contiene più proteine rispetto alla tipo 00, ma ancora una quantità limitata di fibre.

  • Usi: Utilizzata principalmente per pane, pizza e pasta, grazie alla sua capacità di lievitazione.

  • Benefici: Offre una buona struttura per i prodotti lievitati, mantenendo una texture più leggera rispetto alle farine integrali, ma come per la farina tipo 00 presenta diversi problemi per la salute.

 

Farina Tipo 1

 

  • Descrizione: La farina tipo 1 è meno raffinata rispetto alla tipo 0 e contiene una maggiore quantità di crusca e germe.

  • Nutrienti: Fornisce un contenuto superiore di fibre, vitamine e minerali.

  • Usi: Adatta per pane, pizza e dolci con una texture più robusta.

  • Benefici: Offre un buon equilibrio tra nutrizione e lavorabilità, risultando in prodotti da forno più saporiti e nutrienti. Sempre insufficiente per la salute.

 

Farina Tipo 2

 

  • Descrizione: Conosciuta come farina "semi-integrale", la tipo 2 mantiene una quantità maggiore di crusca e germe rispetto alle farine più raffinate.

  • Nutrienti: È ricca di fibre e nutrienti, pur essendo più facile da lavorare rispetto alla farina integrale.

  • Usi: Ideale per pane, pizza e dolci rustici.

  • Benefici: Combina i benefici nutrizionali della farina integrale con una maggiore facilità di lavorazione rispetto alle farine completamente integrali.

 

Conclusione

 

La scelta della farina dipende dal tipo di preparazione e dalle esigenze nutrizionali personali. Le farine integrali e meno raffinate offrono maggiori benefici per la salute, mentre le farine più raffinate come la tipo 00 sono preferite per le preparazioni più delicate ma pericolose per la salute. Scegliere una farina più ricca di fibre e nutrienti può contribuire a una dieta più equilibrata e salutare. I prodotti che comunemente troviamo sugli scaffali dei supermercati (merendine, pizza, pane, crackers ecc) sono per lo più ottenuti con farine molto raffinate, aggravate anche dall'uso di dolcificanti artificiali. Non è corretto affermare genericamente che tutte le farine fanno male. Dipende da molti fattori. Anche le farine integrali potrebbero nascondere delle insidie. Prima di consumare questo tipo di farina (integrale) è bene accertarsi la loro provenienza, se hanno subito o meno alterazioni nelle procedure di lavorazione, e se sono o meno state sottoposte a processi chimici come pesticidi ed erbicidi di qualsiasi tipo. Vi sono diversi produttori attenti a questi processi di lavorazione che possono garantire prodotti biologici privi di sostanze tossiche la cui materia prima non proviene da coltivazioni geneticamente modificate. Non è nemmeno corretto affermare genericamente che i nostri nonni mangiavano pane, pasta ed altri preparati con continuità vivendo in salute e campando a lungo senza particolari malattie. Le farine che consumavano i nostri nonni erano totalmente diverso da quelle che si consumano oggi. Basti pensare che la presenza del glutine nelle farine rappresentava appena il 5% del totale del prodotto, mentre oggi supera il 20%. Per cui mangiare prodotti a base di farine al giorno d'oggi, rappresenta una scelta consapevole ed una attenta informazione.